La Vecchia Pinacoteca di Monaco - La pittura francese e spagnola

Zurbarán fu il pittore preferito degli ordini monastici spagnoli e questo si capisce bene da questo quadro. Sebbene sia intitolato "Estasi di San Francesco" non c'è traccia di esaltazione, al contrario: il ritratto esprime una severa austerità che riflette la vita ascetica dei monaci. Il teschio è un simbolo che ricorda la mortalità dell'uomo.

Nel groviglio di persone di colore quasi uniforme che accompagna Cristo sul Golgata si staglia la sua tunica rossa che i soldati stanno per togliere. La spogliazione di Cristo è un soggetto raro nell'iconografia cristiana che trova, tra l'altro, un riscontro solo nel vangelo apocrifo di Nicodemo. I committenti non furono molto contenti di quest'opera e pagarono molto meno del prezzo stabilito perché El Greco si era preso la libertà di aggiungere le figure delle tre Marie, non previste dal Vangelo...

Anche Murillo lavorò spesso per gli ordini monastici della sua città (Siviglia), ma qui il soggetto è completamente diverso: due ragazzi con i pantaloni strappati che sembrano vivere sulla strada si riposano e mangiano uva e melone, scambiandosi uno sguardo complice. Murillo trattò spesso soggetti popolari come questo e li interpretò con grande simpatia e sensibilità.

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Questi tre quadri della pittura francese mostrano tre donne diverse, tre mondi diversi. La donna semplice (il quadro in alto di Jean Baptiste-Siméon Chardin), è dipinta prendendo come esempio il realismo della pittura olandese del '600, è rappresentata tra gli oggetti di uso quotidiano che sono riprodotti con la cura meticolosa delle migliori nature morte. I colori sono caldi, ma armoniosi.

Contrastano le due donne di François Boucher, la prima trasgressiva e carica di erotismo, la seconda una gran dama della nobiltà attenta a mettere in mostra la sua bellezza pur rispettando i codici comportamentali del suo rango. Eppure appartengono entrambe alla sfera della corte reale francese: la prima è una cortigiana di Luigi XV che sarebbe diventata sua amante, la seconda è la marchesa di Pompadour, anch'essa amante del re.