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L'isola di Helgoland

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L'arcipelago di Helgoland
L'arcipelago di Helgoland è composto da due isole, Helgoland (l'isola più grande) e Düne.
foto:
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Helgoland in breve:

Helgoland - per orientarsi meglio:

Carta stradale online:
Carta dettagliata online dell'isola di Helgoland


Distanze chilometriche Italia-Germania

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Cosa bisogna sapere di Helgoland?

Non si capisce Helgoland se non si conosce, almeno a grandi linee, la tormentata storia di questa bella isola. A partire dall'anno 700 furono i frisoni a popolarla, qui vivevano pacificamente della pesca di aringhe e dell'allevamento di pecore. Anche l'estrazione di gesso ebbe una certa importanza. Politicamente l'isola era contesa soprattutto tra danesi e i duchi di Schleswig e di Holstein. Molto probabilmente era anche un punto di appoggio per i pirati che disturbavano periodicamente le tratte commerciali del Mare del Nord. Ma la lontananza dalla terraferma rendeva la vita degli abitanti di Helgoland relativamente tranquilla e garantiva un elevato grado di libertà amministrative. Più pericolose per le poche centinaia di Helgolandesi erano le intemperie della natura, le tempeste, le maree e l'acqua alta.

Le cose cambiarono quando, nel 1806, Helgoland passò all'Inghilterra. Le successive tensioni militari tra Inghilterra, Francia, Danimarca e la Prussia fecero diventare l'isola un fiorente centro di contrabbando. Con un trattato internazionale tra la Gran Bretagna e la Germania (nel 1890) che doveva regolare le sfere di interessi coloniali delle due potenze in Africa e altrove, Helgoland passò alla Germania. La storia - che si trova in ancora in molte guide turistiche - che si trattava di uno scambio tra le isole di Helgoland e Zanzibar (davanti alla costa della Tanzania) è priva di fondamenta, perché Zanzibar non appartenne alla Germania. In realtà la Germania era molta interessata all'isola di Helgoland per la sua posizione strategica, ritenuta invece di scarso interesse dagli inglesi. E a questo punto iniziarono dei grossi guai per l'isola e per i suoi abitanti.

Infatti, la marina tedesca iniziò immediatamente a fortificare pesantemente Helgoland, trasformandola in un'importante roccaforte contro eventuali attacchi da parte della flotta britannica e come base per i sommergibili. Durante la prima guerra mondiale tutta la popolazione dell'isola dovette essere evacuata a causa delle violenti battaglie navali nelle acque di Helgoland, ma, a parte la distruzione degli impianti militari, l'isola rimase intatta e gli abitanti poterono tornare sull'isola già nel 1918.

Andò molto peggio durante la seconda guerra mondiale: i nazisti avevano trasformato l'isola di nuovo in una potente base per i sommergibili con il risultato che durante la guerra l'isola fu rasa al suolo da pesanti bombardamenti rendendo l'isola inabitabile. E così gli abitanti sopravissuti nei bunker sotterranei dovettero di nuovo abbandonare l'isola. Ma il vero dramma avvenne due anni dopo la fine della guerra, nel 1947. Gli inglesi che avevano occupato Helgoland, intenti ad eliminare una volta per tutte tutti i possibili pericoli per la loro sicurezza militare nel mare del nord, volevano far saltare in aria tutta l'isola. Con la più grande esplosione non-nucleare della storia, con circa 6.700 tonnellate di esplosivi che mandò in cielo un gigantesco getto di fuoco e un fungo di fumo alto 9 chilometri, distrussero gran parte dell'isola. Un video di questa terrificante esplosione guidata si può vedere qui: www.youtube.com/watch?v=LtatVS-Tk3c. Per alcuni anni ancora i resti dell'isola servirono all'aviazione inglese come luogo di esercitazione per bombardamenti, per i soldati inglesi Helgoland divenne "Hell-go-land" (il paese che va all'inferno).

Solo il 1 maggio 1952 Helgoland tornò alla Germania e dopo una rapida ricostruzione totale è diventata oggi una delle mete turistiche più affascinanti della Germania settentrionale.
Helgoland
Il famoso scoglio "Lange Anna" (Lunga Anna) in pietra arenaria rossa (alto 47 m), il simbolo di Helgoland.
foto: A.Savin

Helgoland
Le colorate "Hummerbuden" (capanne delle aragoste) nella strada principale di Helgoland servivano, una volta, come abitazioni, magazzini e officine dei pescatori. Oggi ospitano per lo più negozietti degli artigiani, bar e piccoli ristoranti.
foto:
Hartmut Josi Bennöhr
Con Flixbus in molte città della Germania

Helgoland oggi:

L'isola di Helgoland è divisa in una zona bassa ("Unterland") e una alta ("Oberland") che sono collegate tra di loro da un ascensore e da una scalinata. Nella parte bassa c'è il porto, la passeggiata lungomare con la strada "Hummerbuden" (vedi la foto sopra), il municipio, l'acquario e il "Kurhaus" (Helgoland è anche un centro di cura per malattie respiratorie). Nella parte alta c'è la chiesa protestante di St Nicolai e quella cattolica, il grande faro e un sentiero panoramico con una splendida vista sul mare fino allo scoglio "Lange Anna" (vedi la foto sopra). Nell'altra isola, Düne, c'è l'aeroporto e ampie spiagge attrezzate per la balneazione.

Sull'isola non si può andare né in macchina né in bicicletta, si va rigorosamente a piedi, con eccezione della polizia, dei vigili del fuoco e delle autoambulanze. Esiste un taxi e, per il trasporto di persone e delle merci, alcune macchine a trazione elettrica, che hanno comunque bisogno di un'autorizzazione particolare da parte del sindaco dell'isola. Il divieto delle biciclette è motivato dal fatto che l'uso delle bici rischierebbe l'istallazione di cartelli stradali che non vogliono avere a Helgoland. Sull'isola di Düne esistono solo due cartelli stradali che avvertono i pedoni degli aerei che decollano e atterrano lì. I bambino al di sotto di 14 anni possono invece circolare in bici, ma solo al di fuori dalla stagione turistica.

Come arrivare a Helgoland?

Con i traghetti:

Nella stagione turistica, da aprile a settembre, i punti di partenza più importanti sono Büsum e Cuxhaven (vedi la cartina sopra), che sono i porti più vicini a Helgoland, e Amburgo. Si possono prendere, più volte al giorno, le navi normali, le cosiddette "Seebäderschiffe", che da Cuxhaven e Büsum impiegano circa 2,5 ore, oppure i più veloci - e più cari - catamarani che ci mettono solo 70 minuti per arrivare a Helgoland. Da ottobre a marzo invece sono in servizio solo le Seebäderschiffe da Cuxhaven. Solo i catamarani possono attraccare direttamente sui moli del piccolo porto di Helgoland, per le altre navi non è adatto. Di conseguenza i turisti, arrivati vicino al porto, devono montare su imbarcazioni più piccole (le cosiddette "Börteboote" dove hanno posto 40-50 persone) per approdare sull'isola (vedi la foto in basso). Automobili, moto e biciclette vanno lasciati sulla terraferma, non sono ammessi a Helgoland.

Con l'aereo:

Nella piccola isola Düne esiste un aeroporto da dove si arriva nella terraferma tedesca in 20-30 minuti. Collegamenti regolari esistono da e per gli aeroporti di Büsum e di Bremerhaven.

Altre foto di Helgoland:

Helgoland
A sinistra il faro di Helgoland, a destra alcune abitazioni nella parte superiore dell'isola ("Oberland"). Con il bel tempo, la luce del faro è visibile fino a una distanza di 52 km.
foto:
Hartmut Josi Bennöhr
Helgoland
L'ospedale di Helgoland
foto:
Politikaner
Helgoland
La chiesa protestante di St Nicolai, nella parte alta dell'isola. È stata consacrata nel 1959 nello stesso luogo di una chiesa precedente, andata distrutta durante la seconda guerra mondiale. La chiesa prende il nome da Nikolaus von Myra, il protettore di navigatori e commercianti.
foto:
Hajotthu
Helgoland
L'aeroporto di Helgoland, sull'isola di Düne.
foto:
Louis-F. Stahl
Helgoland
L'isola di Düne è, con le sue ampie spiagge, un apprezzato luogo di balneazione. Spesso si possono vedere sulla spiaggia anche delle foche che non hanno nessuna paura degli uomini. In questa foto si vede che Helgoland è anche un ambito luogo per sposarsi.
foto:
Sozialutopist
Helgoland
Il piccolo porto di Helgoland non è adatto per le navi che portano i turisti che, di conseguenza, devono montare su imbarcazioni più piccole (le cosidette "Börteboote") per arrivare sull'isola.
foto:
Sozialutopist
Helgoland
Una parte dei bunker che, durante la seconda guerra mondiale, offrivano protezione agli abitanti dell'isola si possono visitare.
foto:
Foowee

Altre foto e info sul Mare del Nord:

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