Rivoluzione 1919 a Berlino: soldati rivoluzionari che difendono una
barricata
foto: Deutsches Bundesarchiv
Informazioni generali:
Quando nel 1918 finisce la guerra in Germania scoppia una rivoluzione.
Non è una rivoluzione come quella di un anno prima in Russia, dove c'era un leader carismatico come Lenin con un piccolo ma efficientissimo partito rivoluzionario. In Germania la rivoluzione è spontanea, senza guida ideologica o organizzativa, alimentata dalla fame, dalla delusione di una guerra perduta, dalla volontà molto diffusa di cacciare quelli che ne avevano la responsabilità. Alcuni dei rivoluzionari vogliono la democrazia parlamentare, altri un sistema politico come quello russo, tutti vogliono la Repubblica e le dimissioni del Kaiser. C'è molto idealismo ed entusiasmo, ma non c'è nessuno capace di guidare i tanti focolai rivoluzionari che nascono un po' dappertutto.
Inoltre i rivoluzionari tedeschi non sono come quelli russi. Lenin disse una volta scherzando, che i rivoluzionari tedeschi, prima occupare una stazione per sequestrare un treno, si compravano tutti quanti il biglietto. Non aveva del tutto torto. In uno dei momenti più caldi della rivoluzione, mentre nelle strade di Berlino si spara, un soldato rivoluzionario, incaricato di consegnare un ultimatum dei rivoluzionari al governo, si fa convincere dal governo a tornare indietro, senza nulla di fatto, semplicemente perché gli
si fa notare che quell'ultimatum non era firmato in modo regolare.
La Socialdemocrazia
è divisa, non sa bene se sostenere la rivoluzione o no. Da una parte sostiene alcune delle richieste dei rivoluzionari, dall'altra parte ne
è anche piuttosto spaventata. La paura di una guerra civile e di sviluppi come
quelli in Russia è forte. Adesso, dopo tanti anni di opposizione, è arrivato finalmente il momento di poter governare e all'improvviso si vedono superati a sinistra da una grande massa di rivoluzionari costituita in parte anche da propri sostenitori e militanti.
Per la media e l'alta borghesia e per le forze militariste e monarchiche questa rivoluzione è invece un vero e proprio choc. Nasce così una strana alleanza tra la socialdemocrazia e le forze militariste della destra più estrema. Nessuna delle due forze ha da sola la forza di placare l'ondata rivoluzionaria. Insieme ci riescono facilmente. La Socialdemocrazia arriva al governo, e dall'altra parte, i cosiddetti "corpi franchi", le formazioni dell'estrema destra appositamente create, soffocano la rivoluzione con il terrore e massacri estremamente sanguinosi.
Le forze che combattono:
SPD - Partito socialdemocratico,
politicamente moderato, aveva sostenuto la prima guerra mondiale, sperando
di poter essere, dopo la fine della guerra, a capo di una repubblica
democratica USPD
- frazione della SPD che durante la guerra sosteneva posizioni pacifiste,
contro la guerra, nel 1917 diventa partito autonomo. Spartachisti / KPD -
anch'essa una frazione pacifista della SPD, radical-marxista, nel 1919
diventa KPD (Partito comunista). I monarchici - Ufficiali, alti ranghi
dell'esercito, giudici e altri appartenenti a gruppi anti-democratici legati
alla monarchia, molto potenti e influenti nella Repubblica di Weimar. I Freikorps - "Corpi franchi",
milizie paramilitari nazionalisti di estrema destra.
Lo sviluppo della rivoluzione:
9 novembre 1918:
parlando da una finestra del Reichstag a Berlino
Philipp Scheidemann (SPD)
proclama la prima repubblica tedesca.
foto:
Erich Greifer
Ottobre 1918 Causa
scatenante della rivoluzione è la decisione del Comando della Marina di
condurre un'ultima battaglia navale contro la Royal Navy inglese, anche se
la sconfitta bellica della Germania era ormai certa. Ciò provoca la
sollevazione dei marinai inizialmente nei porti di Wilhelmshaven
e Kiel, ma si
trasforma nel giro di pochi giorni in una rivoluzione che investì l'intera
Germania. Novembre 1918
7 novembre: Rivoluzione a Monaco di Baviera: Viene
proclamata una Repubblica Bavarese da Kurt Eisner
(socialista indipendente, USPD). Il re bavarese Ludwig III deve
fuggire.
9 novembre: L'imperatore Guglielmo II abdica (formalmente
annunciato il 28 novembre). Il cancelliere Max von Baden trasferisce
il potere a Friedrich Ebert (SPD).
9 novembre:Philipp
Scheidemann (SPD) proclama a Berlino la
Repubblica di Germania. Quasi contemporaneamente
Karl Liebknecht (Spartachista) proclama,
sempre a Berlino,
una Repubblica socialista libera.
10 novembre: Si forma un
governo
provvisorio: il Consiglio dei Rappresentanti del Popolo (SPD e USPD).
Dicembre 1918
6 dicembre: Tentativo di colpo di stato fallito da parte di ufficiali
dell'esercito filo-monarchici.
16-21 dicembre: Congresso nazionale dei consigli di operai e soldati:
prevale la linea moderata (SPD), si decide per l'elezione di un’assemblea
costituente.
Gennaio 1919 – La rivolta spartachista 5-12 gennaio:
Insurrezione a Berlino guidata dagli spartachisti, repressa con violenza dai
Freikorps (corpi paramilitari nazionalisti
di estrema destra).
15 gennaio: Arresto e uccisione di
Karl Liebknecht e
Rosa Luxemburg, leader spartachisti.
Febbraio
– Aprile 1919 Febbraio: Assemblea costituente a Weimar:
nascita formale della Repubblica di Weimar.
Aprile - Maggio 1919:
Dopo l'uccisione di Kurt Eisner da un
estremista nazionalista, la situazione a Monaco precipita con
combattimenti e caos nelle strade. Viene proclamata una
Repubblica Sovietica
Bavarese, repressa nel sangue dai Freikorps.
Il risultato della rivoluzione:
Come risultato della rivoluzione, la Germania è diventata finalmente una repubblica e una democrazia, il re è fuggito in Olanda e la Socialdemocrazia arrivata al governo. Molti diritti ed istituzioni, che oggi sono normali in tutti i paesi democratici, nascono proprio in quei giorni. Per la prima volta, anche le donne hanno il diritto di voto e i sindacati ottengono competenze importanti che possono migliorare la situazione dei lavoratori. Insomma, sono gettate le basi per far crescere una nazione democratica.
Ma questa repubblica è nata nel peggiore dei modi: è nata nel sangue. A sinistra si comincia ad odiare la socialdemocrazia per aver tradito la rivoluzione. E quelli che hanno sparso il sangue, l'estrema destra, i monarchici e i "corpi franchi" in fondo disprezzano i socialdemocratici, li tollerano al governo solo perché ne hanno bisogno, almeno per il momento.
Poi arriva Hitler...