Joschka Fischer durante un comizio della campagna elettorale del 2005.
foto:
Alexander Blum
I suoi inizi nella sinistra radicale:
Joschka Fischer è nato il 12 aprile 1948 in una famiglia di origine
ungherese-tedesca, fuggita in Germania alla fine della Seconda Guerra
Mondiale, dopo l'occupazione dell'Ungheria da parte dell'Armata Rossa. Cresciuto in condizioni modeste, abbandonò presto gli studi scolastici e non
conseguì il diploma di scuola superiore. Negli anni '60 e '70 si avvicinò ai
movimenti di protesta studenteschi e all'attivismo politico di sinistra, partecipando anche ad attività radicali,
soprattutto nel movimento che occupò le case vuote a Francoforte.
La sua carriera politica:
Joschka Fischer durante una conferenza stampa, nel 1983 foto:
Archivio federale
Negli anni '80, Fischer cambiò rotta e si avvicinò alla politica
istituzionale. Fu uno dei membri fondatori del partito dei Verdi (Die
Grünen) in Germania. Il suo stile diretto e il suo carisma lo resero
rapidamente una figura di spicco del partito.
1983: Fischer fu eletto
membro del parlamento tedesco
1985: Diventa
Ministro dell'Ambiente e
Vicepresidente del Land Hessen, il primo Verde
a ricoprire un incarico governativo in Germania.
1998–2005: Per sette anni ricopre
il ruolo di Ministro degli Esteri e
Vice Cancelliere nei governi del
Cancelliere Gerhard Schröder (SPD), nel quadro della coalizione
"rosso-verde" (SPD–Verdi).
Durante il suo mandato come Ministro
degli Esteri sostenne fortemente l'integrazione europea. Fu a favore
dell'intervento militare NATO in Kosovo nel 1999, una decisione
controversa che segnò una svolta nella politica estera pacifista dei
Verdi.
Partecipò attivamente alla diplomazia internazionale
durante la guerra in Iraq (2003), distinguendosi per la sua opposizione
alla partecipazione tedesca al conflitto.
È talvolta descritto come "il politico più popolare della Germania", ed è
stato anche considerato un possibile successore di Angela Merkel come
cancelliere. Rimase popolare tra i media tedeschi, compresa la stampa di
destra, anche dopo il suo ritiro dalla politica nel 2006.
Gli scandali dell'"Arschloch" e delle scarpe da tennis:
Nell'ottobre del 1984, quando Fischer era membro del
parlamento tedesco, il Vicepresidente del parlamento lo escluse, dopo un'accesa lite, dai dibattiti in corso. Fischer reagì con le
testuali parole „Mit Verlaub, Herr Präsident, Sie
sind ein Arschloch“, che italiano sarebbe "Con rispetto, signor
Presidente, lei è uno stronzo". Il giorno dopo Fischer si scusò, ma
intanto metà della Germania si era piegata dalle risate, l'altra metà invece
rimase scandalizzata...
Nel dicembre del
1985 nella regione dell'Assia fu formato il primo governo con la
partecipazione dei Verdi, con Fischer come
Ministro per l'Ambiente e per l'Energia. Fischer fece di nuovo scandalo
quando, durante il giuramento come ministro, si presentò con una giacca di
seconda mano e con scarpe da tennis bianche. Oggi queste
scarpe sono esposte nel museo Deutsches
Ledermuseum a Offenbach (Assia).
Le scarpe da tennis con cui Fischer si presentò, nel 1985, per il giuramento
come ministro, oggi esposte nel museo. Nella foto in alto a sinistra la
scena nel parlamento regionale dell'Assia.
foto:
Ratopi
Altri importanti uomini politici del dopoguerra:
Konrad Adenauer
Ritratto del primo cancelliere della Repubblica Federale
dopo la guerra, al governo per 14 anni, dal 1949 al 1963.
Willy Brandt
Il cancelliere Willy Brandt (1913 - 1992) era uno dei protagonisti più
importanti della storia della Germania del dopoguerra.