Konrad Adenauer (1876-1967) fu cancelliere della Germania
occidentale dal 1949 al 1963
foto (del 1952):
Deutsches
Bundesarchiv
La sua carriera politica fino al 1933:
Konrad Adenauer nacque a Colonia il 5 gennaio 1876
da una famiglia cattolica. Nel 1906 entrò attivamente nella politica e divenne
presto uno dei massimi dirigenti del partito cattolico
Zentrum. Dal 1917 fino
all'avvento dei nazisti nel 1933 ricoprì la carica di
sindaco di Colonia, la sua
città natale. In quel periodo era fortemente coinvolto nel separatismo renano
che, nel 1923, voleva separasi dalla Prussia, di cui la Renania faceva
parte, per creare uno Stato autonomo, rimanendo però una parte della
Germania.
Adenauer fu spesso criticato per il suo cattolicesimo
intransigente che non lasciò molto spazio alla libertà dell'arte: censurò, di
propria mano, il testo dell'Opera da tre Soldi
di Bertolt Brecht che doveva andare in
scena a Colonia, vietò la messa in scena a Colonia di un opera del
compositore ungherese Béla Bartók e fece
rimuovere da un museo di Colonia un'opera dell'espressionista
Otto Dix, tutte opere ritenute offensive
nei confronti della fede cattolica.
Adenauer durante il periodo del nazismo (1933-1945):
La posizione di Adenauer nei confronti del partito di Hitler era ambigua.
Come cattolico non approvò la base ideologica e i metodi rudi dei nazisti
che, per aver rifiutato di salutare Hitler all'aeroporto di Colonia nel
febbraio del 1933, lo minacciavano anche di morte. Dall'altra parte era a
favore di una collaborazione tra il suo partito, il
Zentrum e quello di Hitler, la
NSDAP, un progetto che però non andò in
porto. Poco dopo la nomina di Hitler come cancelliere del Reich, scrisse di
aver perso la fiducia nel partito Zentrum perché "non era riuscito di
cogliere lo spirito nuovo". Nel 1933 perse le elezioni comunali a Colonia e
si rifugiò in un monastero vicino a Colonia. Per ottenere una pensione di
cui aveva diritto come ex-sindaco scrisse, nel 1934, una lunga lettera al
governo nazista della Prussia in cui sosteneva di essersi sempre comportato
correttamente con il partito di Hitler e che, già nel 1932, si era espresso
a favore di una partecipazione al governo di un partito così importante come
quello di Hitler.
Ma i nazisti rimasero diffidenti nei confronti di
Adenauer. Fu anche arrestato per un breve tempo dopo l'attentato a Hitler
nel 1944, perché sospettato di essere un simpatizzante degli autori
dell'attentato. Adenauer era stato contattato da loro, ma non voleva essere
coinvolto nei loro piani perché non era convinto che potessero aver
successo.
Adenauer - il primo Cancelliere della Germania:
Un manifesto della prima campagna elettorale della Germania federale nel
1949. Il testo dice: "Con Adenauer per la pace, la libertà e l'unità della
Germania, per questo: CDU."
fonte:
Archiv für Christlich-Demokratische Politik
Dal 1945 al 1949 Adenauer fu uno degli artefici della unificazione dei vari gruppi
conservatori e cristiano-democratici nati nella Germania occidentale: nacque
così la Unione Cristiano-democratica (CDU)
che, associata alla consorella bavarese Unione
Cristiano-Sociale (CSU) diede origine alla coalizione di cui Adenauer fu
il leader indiscusso.
Dopo le elezioni del 1949 che videro il suo partito vincitore,
divenne il primo Cancelliere della Repubblica Federale Tedesca. Fu
protagonista di una politica rigidamente anticomunista, legata al mondo atlantico
e agli Stati Uniti d'America. In politica estera fu particolarmente attivo
nel giungere a una piena riconciliazione con la Francia.
Durante gli
anni da Cancelliere iniziò, insieme ad altri esponenti della corrente
politica democristiana europea (soprattutto l'italiano Alcide De Gasperi e il francese
Robert Schuman) la
realizzazione di progetti di cooperazione europea da cui nacquero prima,
nel 1951, la Comunità europea del carbone e
dell'acciaio (CECA) e poi, nel 1957, la
Comunità Economica Europea (CEE).
Adenauer instaurò in
Germania, insieme al suo ministro dell'Economia e successore
Ludwig Erhard, un'economia di mercato sociale,
cioè un
capitalismo moderato da elementi di welfare sociale, che consentì il boom
economico di quegli anni, il cosiddetto Wirtschaftswunder (miracolo
economico).
Dopo essere stato Cancelliere per 14 anni Adenauer si dimise,
a 88 anni, nel 1963. Morì nel 19 aprile 1967
a Rhöndorf, vicino a Colonia.
Quando si chiese ai tedeschi cosa
avevano apprezzato di più della politica di Adenauer la maggioranza rispose
l'aver riportato a casa, nel 1955, gli
ultimi 9.600 prigionieri di guerra tedeschi dall'URSS. Oggi è considerato
soprattutto uno dei promotori dell'idea di un'Europa unita.
Le critiche alla politica di Adenauer:
Per tutti gli anni 50, nonostante la continua affermazione di voler fare di
tutto per la riunificazione delle due Germanie, Adenauer bloccò ogni tipo di
rapporto ufficiale con la Germania dell'est (DDR). La rigidità
anticomunista della politica di Adenauer fu tale, che la Germania Federale
interrompeva subito i rapporti diplomatici con un altro stato, quando questo
stato intendeva installare rapporti anche con la DDR. È vero che la politica dei
governi democristiani dei primi vent'anni ha portato la Germania Federale
ad essere un paese economicamente forte, ma per quanto riguardava la
sua politica estera Adenauer fu spesso criticato per il suo immobilismo su
posizioni anticomuniste e per la sua incessante pressione al riarmo del
paese, che rese la riunificazione un sogno sempre più irrealizzabile. Dietro
questa intransigenza stava la convinzione di Adenauer che la politica
dell'Unione Sovietica continuava a mirare sempre alla sottomissione di tutto
il mondo. Solo negli anni 60, dopo le sue dimissioni dall'incarico da
Cancelliere, modificò questa posizione.
Un'altra critica si riferisce al fatto che dopo la fine della seconda guerra
mondiale e la caduta del nazismo Adenauer si oppose alla cosiddetta
politica della denazificazione. Si
espresse contro i processi di Norimberga
del 1945-46 in cui, davanti a una corte internazionale erano accusati 24 tra
i massimi esponenti dello stato nazista per crimini commessi contro la pace,
contro l'umanità e per crimini di guerra, di cui 12 vennero condannati
a morte e altri 7 all'ergastolo o a pene detentive fino a 20 anni.
In
due leggi, la prima nel 1950 e la seconda
nel 1954, Adenauer fece approvare
un'amnistia abbastanza larga sui crimini "minori" che rese impunibili più di
un milione di tedeschi coinvolti, in varie maniere e su vari livelli dello
stato, nei crimini del nazismo. Permettendo di dichiarasi vittima dell'obbligo
di obbedienza agli ordini molti collaboratori convinti del nazismo la fecero
franca. Una conseguenza di questa politica del "perdonare e dimenticare"
fu
che, nell'apparato statale della Germania federale, anche nel settore della
giustizia, rimasero impiegati molti ex-nazisti, bastava dichiarare di aver
cambiato opinione rispetto al passato.
Un altro importante uomo politico del dopoguerra:
Willy Brandt
Il cancelliere Willy Brandt (1913 - 1992) era uno dei protagonisti più
importanti della storia della Germania del dopoguerra.
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