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Volker Schlöndorff, uno dei grandi registi contemporanei tedeschi, è noto
soprattutto per le sue riduzioni cinematografiche di opere della letteratura
tedesca e europea.
![]() Volker Schlöndorff, in una foto del 2004 foto: Wikipedia Vita e opere di Volker Schlöndorff:Schlöndorf è nato nel 1939, l'anno in cui Hitler scatena la seconda guerra mondiale.
Fa l'esame di maturità a Parigi dove frequenta anche l'università e un istituto cinematografico. Dopo lavora come l'assistente alla regia
per Louis Malle e altri registi francesi e debutta come regista nel 1965. Fin dall'inizio si occupa della trasposizione della letteratura
nel film, il suo primo film è Il giovane Törless, tratto da un romanzo di
Robert Musil. Seguono: Michael Kohlhaas (1968, da un racconto di
Heinrich von Kleist), e Baal (1969, da un pezzo teatrale di
Bertolt Brecht). Uno dei suoi successi più grandi diventa
L'onore perduto della
Katharina Blum (1975, da un romanzo di Heinrich Böll). La fama anche a livello internazionale arriva poi con il film
Il tamburo di latta (1979)
che gira insieme a Günter Grass che era l'autore del libro. Questo film riceve, nel 1979, la Palma d'Oro a Cannes (insieme a
'Apocalypse Now'
di Coppola) e nel 1980 a Hollywood un Oscar come miglior film straniero. Dopo continua a cercare i soggetti per i suoi film nella letteratura
tedesca e internazionale girando nel 1983 Un amore di Swann (da un capitolo di un romanzo di
Marcel Proust) e nel 1985 Morte di un commesso
viaggiatore (da un pezzo teatrale di Henry Miller). Tra gli
altri successi di Schlöndorff ci sono
Homo Faber del 1990 (da un romanzo di
Max Frisch) e soprattutto L'orco (1996). L'ultimo capolavoro è
Il silenzio dopo lo sparo (1999) che tratta lo spinoso problema
delle collusioni del terrorismo armato della Germania occidentale con i
servizi segreti dell'ex Germania dell'est.
Tra letteratura e cinema:![]() "Mi si potrebbe chiedere: bastano i libri o devono anche essere illustrati da un film? Per i lettori i libri bastano sicuramente, ma la maggior parte della gente si chiede "che cosa danno al cinema stasera?". Così la necessità di tradurli in immagini, anche se io sulla famosa isola deserta porterei una valigia di libri, non dei film. Il mio primo lungometraggio è stato, 30 anni fa, "I turbamenti del giovane Torless" da Robert Musil. Fu una scelta quasi casuale e mi riproposi di utilizzare solamente soggetti originali. Il secondo film, un giallo scritto da me, fu un flop e m'accorsi di non avere la penna facile. Sono un regista, non ci fosse il cinema farei teatro, non lo scrittore. Non sopporto però che si metta in dubbio l'autorialità delle mie opere. Un autore si vede in molte cose: la sua personalità, il modo di farlo, la scelta dei libri. Alcune volte, dopo aver girato, mi sono accorto che quel testo non era per me, che io non ero stato in grado di interpretarne lo spirito. Inoltre se uno porta sullo schermo un giallo qualunque si parla esclusivamente del film, mentre non capisco perché per trasporre i capolavori letterari serva quasi un permesso speciale. I film possono prendere ispirazione da tutto: esperienze personali, fantasie, libri... Anche i libri ne traggono vantaggio: in fondo trovano migliaia di lettori in più." Per comprare i film di Volker Schlöndorff:Vedi anche:![]() Scheda biografica, presentazione dei film più importanti, risorse di Internet. [capitolo] ![]() Fritz Lang, Leni Riefenstahl, Volker Schlöndorff, Werner Herzog, Rainer Werner Fassbinder, Wim Wenders, la "Berlinale", attori e attrici tedeschi, i film tedeschi da non perdere e altre risorse di Internet sulla storia del cinema tedesco. [capitolo] |
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