Archivio online di tesi, tesine e ricerche
Archivio online di tesi, tesine e ricerche

 Lessing e la religione

Tutte le città e regioni della Germania Germania - poltica e società Come sono i tedeschi? La lingua tedesca Vivere e lavorare in Germania La letteratura tedesca La cultura tedesca La musica tedesca La storia della Germania
Gotthold Ephraim Lessing (1729-1781)
Gotthold Ephraim Lessing (1729-1781)
quadro di Carl Jäger
“Ich bin Liebhaber der Theologie und nicht Theologe” . Queste parole, contenute nelle prime pagine degli "Axiomata", racchiudono quella che fu per Gotthold Ephraim Lessing la passione di un’intera vita: la religione. Egli stesso, più che definirsi teologo, si definiva un amante, un appassionato di teologia.

Sebbene gli scritti teologici si concentrino nell’ultima parte della sua vita, già la sua infanzia e adolescenza furono influenzati dal pensiero religioso luterano. Figlio dell’arcidiacono della chiesa luterana di Kamenz, durante gli anni di Lipsia aveva pochi dubbi sulla materia da scegliere all’università: naturalmente teologia. Quando poi si spostò da St. Afra a Lipsia, suo padre sperava che le brillanti qualità del figlio lo avrebbero portato a quei riconoscimenti sociali e intellettuali che a lui erano stati negati. Tuttavia il giovane Gotthold non aveva il minimo desiderio di seguire il padre nella carriera religiosa ed era più che determinato a realizzare i propri obiettivi.
In una lettera berlinese del maggio 1749 egli dichiara che la religione cristiana non è certamente cosa che a occhi chiusi si possa ereditare dai propri genitori. In questa frase c’è tutto il contenuto del suo pensiero più profondo: mai accettare qualcosa come verità, ma sempre ricercare. E questo pensiero si concretizza nel famoso paragrafo: “Se Dio tenesse nella sua mano destra tutta la verità, e nella sinistra l’unico, costante impulso alla ricerca della verità – pur con l’aggiunta che mi porterebbe a errare per sempre – e mi dicesse: “Scegli!”, io cadrei con umiltà alla sua sinistra e direi: “Padre, dammi questa! La verità pura è riservata solo a Te!”.

Questo testo, tratto da "Eine Duplik" dei primi mesi del 1778, è una replica a Reiss, uno dei primi polemici che si scagliò contro Lessing e con il quale affronterà, spesso in maniera davvero poco fondata e con molta leggerezza, discussioni circa le differenze contenute nei Vangeli. Ma il senso di questo lavoro è anche un preludio alla successiva opera che vedrà la luce negli stessi anni, ovvero gli undici scritti polemici di Lessing contro Goeze, rappresentante di una rigidissima ortodossia protestante.
Libri per la scuola
Libri universitari

Centro del pensiero religioso di Lessing è quindi lo “Streben” verso la verità. Sempre citando la medesima opera, egli scrive: “Non la verità che un uomo possiede – o crede di possedere – bensì l’onesto sforzo che ha compiuto per giungervi costituisce il valore dell’uomo. Non è con il possesso, ma con la ricerca della verità che si sviluppano le sue forze, ed è in ciò che consiste la sua perfezione, sempre in divenire. Il possesso rende tranquilli, pigri, orgogliosi.”. Questa “ricerca della verità” diviene quindi per Lessing uno dei capisaldi del suo pensiero, fino a culminare in quell’opera che, insieme a "Nathan il Saggio", è l’apice della sua opera, ovvero "Educazione del genere umano". Qui egli scriverà: “Non è vero che le speculazioni su questi temi abbiano mai causato danni o siano state nocive alla società civile. Non si devono accusare le speculazioni, ma la follia e la tirannia di chi pretende di reprimerle; la colpa è di coloro che non tollerano che altri abbiano pensieri propri.”.
Lessing si riferisce chiaramente alle cose, agli argomenti religiosi e questa speculazione è una ricerca che ogni uomo deve condurre, piuttosto che rimanere nella pigrizia ed accettare per vero quello che gli viene proposto. Qui Lessing dimostra di certo la sua appartenenza alla corrente illuministica, anzi ne è senza dubbio la personalità più rilevante in tutta la Germania. Solo quattro anni dopo la sua morte, Immanuel Kant, alla domanda “Che cos'è l'illuminismo?”, risponderà: “L'illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a sé stesso. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto dell'illuminismo.” Nella risposta kantiana, si riflette lo stesso pensiero di Lessing: avere il coraggio del dubbio, il coraggio di criticare e il coraggio della ricerca. Ma il tema “ricerca della verità” non è il solo caro a Lessing, perché, tornando all’opera rivolta a Reiss, egli parla di “Vollkommenheit”, ovvero della tensione alla perfezione. In realtà verità e perfettibilità sono strettamente congiunte in quanto la ricerca della prima porta come conseguenza la seconda. E ciò viene ancora esposto nella "Educazione del genere umano": “Verrà, verrà sicuramente, l'epoca della verità”.

Questo testo di Giuseppe Tarricone è l'introduzione della sua tesi di laurea triennale.

Su Lessing vedi anche:

Tutto sulla letteratura tedesca:

Potrebbero interessarti anche:

Lessing: Nathan il saggio    Lessing: Emilia Galotti    Lessing: Dialoghi per massoni    Lessing: Minna von Barnhelm
Opere di Lessing, biografie e saggi
La letteratura tedesca
La
Letteratura
tedesca
La letteratura tedesca
La
letteratura
tedesca
Guida alla letteratura tedesca, 1945-2017
Letteratura
tedesca
1945-2017
Atlante della letteratura tedesca
Atlante della
letteratura
tedesca

I classici della letteratura tedesca con il testo tedesco a fronte    I classici della letteratura tedesca con il testo tedesco a fronte    I classici della letteratura tedesca con il testo tedesco a fronte    I classici della letteratura tedesca con il testo tedesco a fronte   
Testi della letteratura tedesca con il testo tedesco a fronte

© 2025 Wolfgang Pruscha

Termini e condizioni di utilizzo del sito