Come si vota in Germania?
 Una delle schede elettorali (elezioni politiche del 
2009, collegio elettorale n° 126 (Bottrop, Vestfalia).
Questa è solo una parte della scheda, in 
realtà la scheda è più lunga:
per le elezioni del 2017 si sono candidati 23 partiti.
	Una delle schede elettorali (elezioni politiche del 
2009, collegio elettorale n° 126 (Bottrop, Vestfalia).
Questa è solo una parte della scheda, in 
realtà la scheda è più lunga:
per le elezioni del 2017 si sono candidati 23 partiti.
foto:  
	ZikoQuando si vota, chi può votare, chi può essere eletto?
Le elezioni politiche per il Bundestag (la prima camera del 
parlamento) si tengono ogni 4 anni. 
Dal 1949 questa scadenza è stata rispettata quasi sempre; solo due volte, 
nel 1972 e nel 1982, si sono dovute tenere delle
elezioni anticipate.
Può votare alle elezioni e 
	può essere eletto 
deputato del parlamento chiunque abbia compiuto 
	18 anni. Da un po' di tempo ci sono delle discussioni 
sull'abbassamento dell'età minima di chi può votare a 
	16 anni, ma finora non ci sono concrete proposte di legge a proposito.
Si vota sempre in una giornata (la domenica) con i seggi 
aperti dalle ore 8 alle 18. La 
	partecipazione al 
voto durante le ultime tre elezioni nazionali è stata tra il
70% e l'80%, 
con tendenza verso il basso.
L'età minima per ministri e persino per il  Bundeskanzler (il Cancelliere federale) è 
sempre 18 anni, solo per il 
	Bundespräsident 
(il Presidente della Repubblica federale) è prescritto un'età minima di
40 anni, ma il Presidente della Repubblica 
non viene eletto direttamente dal popolo, come avviene anche in Italia.
Tutte le regole descritte in questo articolo valgono per le elezioni 
	
a livello nazionale, per le elezioni dei parlamenti 
regionali e comunali  ci sono delle leggi regionali che definiscono 
le relative modalità e che possono differire dal sistema elettorale a 
livello nazionale.
Proporzionale o maggioritario?
In sostanza il sistema elettorale tedesco è 
proporzionale, 
ma c'è anche un'importante 
elemento maggioritario che lo 
completa e integra.
	Come si vede dalla scheda elettorale riprodotta in alto ogni elettore 
	dispone di 2 voti, la 
Erststimme (primo 
	voto) e la 
Zweitstimme (secondo 
voto). Con il primo voto l'elettore vota per 
una persona, con 
il secondo vota per 
un partito. È possibile, e succede 
molto spesso, che un cittadino voti con il secondo voto per il partito X e 
con il primo voto per un candidato di un'altro partito Y.
In realtà, 
il secondo voto è quello più importante 
perché con esso i cittadini decidono, in maniera proporzionale, le 
percentuali con cui i partiti saranno rappresentati nel prossimo parlamento. 
Cioè, un partito che ha ottenuto il 
25% dei "secondi voti" 
avrà circa anche il 
 25% dei deputati nel Bundestag (la prima 
camera del parlamento), un'altro partito che ha il 
9% dei "secondi 
voti" avrà circa il 
9% dei deputati, etc. In realtà 
le percentuali in parlamento sono leggermente diverse perché non entrano i partiti che 
hanno ottenuto meno del 5% dei voti.
Per impedire che ci siano troppi piccoli partiti che 
potrebbero rendere difficile il lavoro del parlamento e del governo, si è 
introdotto
 lo sbarramento del 5%: un partito che ha ottenuto il
4,99% dei voti non entra in parlamento, un altro invece che 
ha il 
5,00% è rappresentato nel parlamento con un proprio 
gruppo di deputati. Questo ha fatto sì che per molti anni ci fosssero solo 3 
partiti nel parlamento, oggi invece ce ne sono 6: 
CDU/CSU 
(democristiani), 
SPD (socialdemocratici), 
	
DIE GRÜNEN (verdi) e 
	
DIE LINKE 
(socialisti), 
FDP (liberalconservatori) e
	
AFD (estrema destra).
Vedi a proposito: 
Chi governa la Germania?
La 
Erststimme (il primo voto) rappresenta invece 
	
l'elemento maggioritario della legge elettorale. La Germania è 
suddivisa in 
299 Wahlkreise (collegi elettorali) e in ogni 
collegio viene eletto direttamento il candidato che ottiene 
	
la 
maggioranza relativa dei "primi voti".
	Il numero totale dei parlamentari può 
variare leggermente, infatti adesso sono 
730, 
	di cui 
299 sono eletti direttamente nei 
	collegi elettorali (vedi sopra). Gli altri entrano in parlamento attraverso le cosiddette 
Landeslisten 
(liste regionali bloccate), che sono delle liste di candidati definiti a livello 
regionale dai rispettivi partiti (per 
maggiori dettagli sulle liste 
regionali vedi il paragrafo in basso).
Che senso ha questo sistema misto (proporzionale/maggioritario)?
Il senso di questo sistema che potrebbe sembrare un po' complicato è di 
creare la possibilità di essere elette anche per le  persone che non 
appartengono ai grandi partiti, ma che sono note e stimate a livello 
comunale. Infatti qualsiasi cittadino può candidarsi - a certe condizioni - 
come candidato per la "Erststimme" (il primo voto) nel suo collegio 
elettorale e, se ottiene la maggioranza relativa, entrare in parlamento 
senza far parte di nessun partito.
Ma c'è anche un secondo vantaggio della "Erststimme": se un partito a 
livello nazionale ottiene meno del 5%, ma se può contare su 
almeno 3 candidati eletti direttamente nei collegi elettorali, allora entra comunque in parlamento, in 
base alla percentuale ottenuta.
	
	
	
Quali caratteristiche deve avere un partito per essere ammesso alle 
elezioni?
Una legge dello stato prescrive delle regole molto precise che un partito 
deve rispettare per essere ammesso alle elezioni sia a livello nazionale che 
regionale e comunale. Un tale partito deve avere una struttura democratica 
con dei responsabili eletti democraticamente a tutti i livelli (comunali, 
	regionali, nazionali), deve avere 
un programma e uno statuto, e deve avere 
	un elenco degli iscritti. A livello 
comunale possono esistere anche movimenti non appartenenti ai partiti 
nazionali (i così detti "Wählergemeinschaften") che devono comunque avere 
una struttura interna democratica, sorvegliata dagli appositi organi 
comunali. Votazioni online non esistono e non avrebbero comunque nessun 
valore.
Come vengono definiti i candidati per l'elezione?
Un candidato proposto da un partito in un collegio 
elettorale deve essere eletto in una riunione di tutti i 
membri del suo partito a livello comunale, con 
	voto segreto. Gli organi nazionali di un 
partito non hanno quindi alcuna possibilità di interferire direttamente. Le 
modalità e lo svolgimento di queste elezioni sono definiti da una legge 
nazionale e vengono controllati da un organo indipendente.
I candidati proposti nelle Landeslisten (liste regionali) 
sono eletti con un procedimento analogo, cioè in riunioni che rappresentano 
tutti i membri di un partito a livello regionale. Anche l'ordine in 
cui i candidati appaiono nelle liste, che può essere importante per l'entrata 
in parlamento o meno, è definito in votazioni con voto segreto. 
Anche in questo caso ci sono regole precise prescritte dalla legge e le modalità e lo svolgimento 
di queste elezioni vengono 
controllati da un organo indipendente. Queste liste a livello regionale con cui 
viene eletto circa il 50% dei parlamentari del Bundestag sono comunque delle 
liste bloccate.
Il voto per lettera:
Già nel 1957 è stata introdotta la possibilità per i 
cittadini di partecipare alle elezioni votando non personalmente nel seggio 
elettorale, ma per lettera (Briefwahl).
Il cittadino deve richiedere i documenti per votare presso il comune di 
residenza, in molti comuni è possibile farlo anche via Internet. Entro le 
ore 18 del giorno delle elezioni deve consegnare questi documenti nel suo 
seggio elettorale, ma può farlo anche prima di quel giorno in un'apposita 
urna collocata nella sede del comune, oppure può mandarli al comune via 
lettera. I tedeschi che vivono all'estero possono mandare questi documenti 
anche alla più vicina rappresentanza diplomatica della Germania.
 I documenti che il cittadino riceve a casa propria dopo 
aver richiesto il voto per lettera ("Briefwahl").
	I documenti che il cittadino riceve a casa propria dopo 
aver richiesto il voto per lettera ("Briefwahl"). 
La procedura per votare a casa propria è questa:
- la scheda elettorale compilata va messa nella busta 
azzurra (che non riporta il nome dell'elettore),
- la busta azzurra va messo in quella rossa, un po' più grande, che 
riporta il suo nome come mittente e che va spedita al proprio comune,
- in comune mettono la busta azzurra in un'apposita urna e segnano, 
nell'elenco degli elettori, il voto già dato. Così nessuno può votare 
un'altra volta nel giorno delle elezioni.
Questa possibilità è stata sfruttata da una parte sempre più crescente della 
popolazione: durante le elezioni del 
2017 il 
	
28,6% degli elettori ha scelto questa 
	modalità, quattro anni dopo, durante le elezioni politiche del
	
2021, erano già il
	
47,3%.
 
La formazione di un governo:
Premi di maggioranza non esistono.
Se, dopo l'elezione, non c'è nessun partito con la maggioranza 
assoluta dei seggi in parlamento, il partito più grande apre delle 
trattative con 
quelli più piccoli su una eventuale coalizione. Queste 
trattative possono durare anche alcuni mesi. Alla fine i partiti che formano la 
coalizione firmano un contratto che vale per la prossima legislatura. Delle volte 
ci sono dei partiti che già prima delle elezioni dichiarano l'intenzione di 
fare una coalizione, ma non è sempre così. Dal 1949, questo sistema 
elettorale ha comunque sempre garantito governi in grado di governare per 4 
anni, con l'eccezione dei due casi di elezioni anticipate di cui si parlava sopra.
E la seconda camera del parlamento?
I membri della seconda camera del parlamento, il Bundesrat, 
	
 non vengono 
eletti direttamente dal popolo, ma sono 
	
delegati dai 16 governi 
regionali. Per saperne di più vedi: 
Il federalismo tedescoArgomenti correlati:
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