Berlino è una delle metropoli milionarie in Europa con un numero di ciclisti molto sopra la media.
foto:
Rae Allen
Articolo a cura di Daniele Brina.
Da tempo ormai Berlino è impegnata a trasformarsi in una delle capitali più
vivaci del mondo e sta superando l’obiettivo in maniera quasi esemplare. Il
rinnovamento del tessuto urbano e la convivenza multiculturale fanno da apri
pista alla nuova idea della città. Berlino è ricca di musei, arte,
architettura e, soprattutto se si hanno a disposizione solo pochi giorni,
diventa difficile riuscire a vedere tutto o quasi.
C’è però
un’alternativa per conoscere la città con un mezzo peraltro molto in voga
tra i berlinesi e i tedeschi in generale ovvero la bicicletta. In questo
modo si può guardare tutte le sfumature del paesaggio urbano da una
prospettiva diversa.
Berlino è prevalentemente pianeggiante e mette
a disposizione dei ciclisti strade ampie e facilmente percorribili oltre a
chilometri di piste ciclabili. Questo tipo di mobilità, molto green, nella
capitale tedesca è incoraggiata il più possibile e le prove ne sono sia il
pullulare di stazioni dove noleggiare le due ruote sia la possibilità di caricare la
bici su metro, U ed S-Bahn, tram e treni senza particolari difficoltà. Ci
sono vagoni specificatamente adibiti a questo scopo.
In bici lungo il vecchio tracciato del muro
Uno dei percorsi più gettonati è indubbiamente quello lungo il vecchio
tracciato del muro.
Si parte dal Bornholmer Brücke alla stazione della S-Bahn di
Bornholmer
Strasse fino a raggiungere la East Side Gallery per un totale di
15
chilometri; in linea di massima come tempistiche si va dalle 2 alle 3 ore,
ma anche di più se naturalmente si contano le dovute soste per ammirare
monumenti e attrazioni. Prima di appoggiare i piedi sui pedali guardate la
mostra gratuita all’aperto sugli eventi del 9 novembre 1989, quando il posto
di confine di Bornholmer Strasse fu il primo ad essere aperto.
Ciclisti lunga la "East Side Gallery" foto:
GPT
In
direzione est seguite la Malmöer Strasse, la Behmstrasse e prendete il ponte
pedonale della Schwedter Steg sopra i binari. Tirate dritti fino al
Mauerpark. Il parco si trova nella zona che una volta ricopriva l’ex
striscia della morte. Circa 300 m di muro interno corrono alle spalle del
Friedrich-Ludwig-Jahn-Stadion.
Il Mauerpark costeggia la
Bernauer Strasse
a sua volta fiancheggiata dal recente Gedenkstätte Berliner Mauer, un sito
commemorativo dove sia all’aperto sia al chiuso potrete constatare quanto
fosse complessa questa struttura che separava il mondo orientale da quello
occidentale e il suo impatto sulla quotidianità dei civili. Fermatevi a
vedere e toccare i resti delle installazioni di confine, le storie dei
tentativi di fuga e un tratto originale del Muro.
Poco più avanti
raggiungerete la stazione della S-Bahn Nordbahnhof, una cosiddetta
‘Geisterbahnhof’ ovvero una stazione fantasma. Il Muro tagliava anche il
sistema dei trasporti; qui sotto passavano le linee che partivano ad ovest
passando sui binari che attraversavano Berlino est per poi rituffarsi nella
zona occidentale della città.
In questa stazione troverete una
mostra
fotografica interessante su come queste aree fossero interdette ai cittadini
orientali, diventando stazioni sorvegliate, ma inutilizzabili per i
passeggeri. Seguite la lunga Invalidenstrasse, poi Chausseestrasse e vi
ritroverete alle spalle della famosa Friedrichsstrasse. Ai margini della
grande stazione troverete il padiglione in acciaio che fu soprannominato
‘Tränenpalast’, cioè palazzo delle lacrime. Qui per quasi trent’anni i berlinesi
dell’Ovest compivano tutti i controlli di sicurezza prima di rientrare nella
parte occidentale della città dopo aver salutato amici, congiunti dell’Est,
ai quali non era concesso passare ad ovest. Fate una breve visita alla
mostra gratuita allestita all’interno.
Rimontate in sella e seguite la
Reichstagsufer, poi Luisenstrasse, Adele-Schreiber-Krieger-Strasse fino al
Parlament der Bäume dove un memoriale ricorda i Mauertoten, i morti a causa
del muro. Salite sul Luisenbrücke e poi a destra sul famoso viale dei
Tigli, Unter den Linden e sarete alla
Porta di Brandeburgo. Tenete la
sinistra e pedalate su Ebertstrasse (con il monumento all’Olocausto) fino a
Potsdamer Platz, un luogo anonimo e desolato durante gli anni della
divisione urbana, oggi invece ultramoderno e più vivo che mai. Se deviate in
Stresemannstrasse e Berger-Strasse riuscirete ancora a scorgere le vecchie e
originali torrette di guardia della DDR.
Tornate indietro e imboccate la
Niederkirchner Strasse per raggiungere un tratto dell’originale muro accanto
al Topographie des Terrors, una mostra sui resti della vecchia centrale
della Gestapo. Sempre dritti arrivate al Check-point Charlie. Un po’ più ad
est, in Zimmerstrasse, si incontra il Peter Fechter Mahnmal, il monumento
costruito per il giovane che morì dissanguato nel tentativo di scavalcare il
muro dopo i colpi delle guardie della DDR.
Passate per
Axel-Springer-Strasse, Oranienstrasse e Prinzenstrasse e dirigetevi verso la
Sebastanstrasse dove si trovava il confine di Heinrich-Heine-Strasse. Infine
imboccate la Köpenicker Strasse, Engeldamm, superate la Sprea e puntate
direttamente alla East Side Gallery, capolinea dell’itinerario che vuole
essere un tuffo visivo nella recente storia.
Sul sito ufficiale dell’ente del turismo di Berlino troverete informazioni
in lingua italiana sulle escursioni in bicicletta e sulle visite guidate in
bici: www.visitberlin.de/it/cerca?keys=bicicletta