Chi
era Albert
Einstein?
Fisico
tedesco naturalizzato statunitense. Il maggiore fisico della nostra epoca.
Dall'età di un anno visse a Monaco fu per alcuni anni a Milano e poi a Zurigo
(1896), Divenuto cittadino svizzero, trovò un impiego all'ufficio brevetti
di Berna. Nel 1905 pubblicò tre scritti di fondamentale importanza; uno esponeva i principi
della teoria della relatività ristretta; uno sul moto browniano, che
costituiva la prima prova della reale esistenza degli atomi; il
terzo per lungo tempo respinto dai fisici, rappresentava la prova
della natura corpuscolare della luce. Proprio per questa prova
(l'interpretazione dell'effetto fotovoltaico, conosciuto oggi come "fotovoltaico"), vinse il premio Nobel per la
fisica nel 1921.
Nel 1916 pubblicò un fondamentale articolo sulla teoria della relatività
generale, teoria che recentemente ha ottenuto una considerazione sempre più
ampia e diverse nuove verifiche in campo cosmologico.
Rifugiatosi in America durante il periodo delle persecuzioni ebraica
hitleriane, venuto a conoscenza dei lavori di Otto Hahn, Fritz Strassmann e Leo Szilard - fisico
teorico ex allievo di Einstein all'Istituto di Fisica di Berlino), oltre
i lavori di Fermi, con una lettera a Roosevelt, proponeva la costruzione
di una bomba nucleare, per il timore che la Germania riuscisse a costruirne
una. Perchè proprio dalla Germania a lui pervennero le ultime informazioni
sulla struttura dell'atomo e sulle possibilità di usare l'energia nucleare.
La vita di Albert
Einstein
Albert
Einstein, nato nel 1879 a Ulm, piccola ma famosa cittadina tedesca, è morto
nel 1955 a Princeton nel New Jersey. Trascorse la sua prima giovinezza a Monaco, educato nel rigido sistema scolastico
bavarese; dopo un breve soggiorno a Milano si trasferì a Zurigo dove continuò
gli studi sino al dottorato in matematica e fisica presso il Politecnico.
Dopo la laurea continuò a dedicarsi intensamente ad alcuni problemi di fisica
teorica anche quando, per risolvere i pi&ugravi immediati problemi economici,
prese la cittadinanza svizzera per assumere un modesto impiego presso l' Ufficio
Brevetti di Berna.
Nel 1905 pubblicò tre articoli sugli Annalen der Physik, il primo sui
quanti di luce,il secondo sul moto browniano, destinato a confermare
l' atomicità della materia, il terzo sui fondamenti della relatività ristretta. Questi ormai storici lavori furono l' avvio di una lunga e brillante carriera
accademica, iniziata a Zurigo e proseguita in terra tedesca fino al 1932 quando,
a causa delle persecuzioni antisemitiche naziste, fu costretto ad abbandonare
la Germania per essere accolto a braccia aperte in USA. Einstein, naturalizzato cittadino americano, si stabilì a Princeton, dove
insegnò presso l'Institute for Advanced Studiesfino al 1945, anno
del suo ritiro dall'attività accademica.
Nella
storia del potere creativo del pensiero umano, Einstein rappresenta un simbolo,
un personaggio che ha colpito la fantasia della gente, uno scienziato che
ha dato un alto e qualificato contributo allo sviluppo della fisica moderna.
Quest'uomo considerato da molti artista e quasi profeta che disprezzava la
violenza e la guerra fu, suo malgrado doppiamente coinvolto nella realizzazione
della bomba atomica di cui è considerato padre putativo: in primo luogo perchè
uno dei risultati della teoria della relatività, riguardante la cosiddetta
equivalenza massa-energia (E=mc2), doveva rappresentare il punto di
partenza del successivo sviluppo dell' energia nucleare; in secondo luogo
perchè si deve al suo intervento (voluto da altri) se il governo degli Stati
Uniti d' America mise a disposizione i capitali che portarono alla costruzione
della bomba di Hiroshima.
Tornando alle ricerche teoriche di Einstein, dobbiamo ricordare la classica
memoria del 1916, I fondamenti della teoria della Relatività generale,
frutto di oltre dieci anni di studio. Questo lavoro è considerato dal fisico
stesso il suo maggior contributo scientifico e si inserisce nella sua ricerca
rivolta alla geometrizzazione della fisica. Fino agli ultimi anni della sua
vita egli tentò più volte di elaborare una teoria capace di unificare su una
comune base geometrica i fondamentali campi allora meglio conosciuti: il campo
gravitazionale e il campo elettromagnetico. Nonostante lo sforzo di elaborazione teorica, i risultati non furono quelli
sperati. "La natura non si lasciò convincere a fare ciò che forse
non è nella sua stessa natura".
Dopo la seconda guerra mondiale, Einstein cercò in tutti i modi di favorire
la pace nel mondo, promuovendo una vasta campagna popolare contro la guerra
e le persecuzioni razziste. Proprio una settimana prima di morire, insieme
ad altri sette Nobel, compilò una dichiarazione pacifista contro le armi nucleari.
Questo messaggio all'umanità, che rappresenta una specie di testamento spirituale
dello scienziato, termina con queste parole:
"Noi
rivolgiamo un appello come esseri umani a esseri umani: ricordate la vostra
umanità e dimenticate il resto. Se sarete capaci di farlo è aperta la via
di un nuovo paradiso, altrimenti è davanti a voi il rischio della morte
universale".
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